Pizzocheri, nessun limite e molte opportunità per le aziende artigiane ed il territorio
Lunedì 2 ottobre si è svolta l’assemblea della Categoria Alimentari dedicata ai Prodotti DOP ed IGP utilizzati quotidianamente da Gastronomie, Pasticcerie, Pastifici artigiani.
Nella Prima parte il dottor Antonio Seppi [2] ha illustrato con la consueta professionalità le procedure di riconoscimento e le tutele offerte dai prodotti DOP ed IGP.
Nella seconda parte ci si è concentrati sulla indicazione geografica Protetta Pizzoccheri della Valtellina IGP grazie all’intervento di Fab [3]io Moro, Presidente del Comitato per la valorizzazione dei pizzoccheri della Valtellina [4] ed il dottor Attilio Tartarini del Distretto Agroalimentare di qualità della Valtellina.
Durante il confronto schietto e rispettoso sono stati affrontati tutti i temi d’interesse delle imprese artigiane, in primis eventuali limitazioni di utilizzo della parola “pizzoccheri” nei propri menù.
“A seguito del momento formativo con Antonio Seppi e al confronto diretto tra aziende artigiane e Comitato di Valorizzazione, ha dichiarato il presidente categoria Alimentari Luca Galli, è stato detto chiaramente da tutte le parti che NON sussiste alcun limite di utilizzo della parola Pizzoccheri riferita al piatto completo e alle tagliatelle o gnocchetti realizzati da gastronomie, pastifici e ristoratori”.
Vi è stato anche un ampio dibattito sulle opportunità offerte dall’Indicazione Geografica Protetta per tutti coloro che producono ed esportano pizzoccheri secchi o freschi fuori dai confini provinciali.
“Questo riconoscimento, ha sottolineato Fabio Moro, è per il Comitato per la valorizzazione dei Pizzoccheri un importante risultato, che costituisce un punto di partenza per la tutela e la promozione di questa nostra pasta. Il prossimo passo sarà la costituzione del Consorzio di tutela che rappresenterà tutti i produttori che vorranno portare il proprio contributo per la valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina IGP”.
“L’IGP dei Pizzoccheri della Valtellina, evidenzia Attilio Tartarini, è una conquista per l’intera provincia di Sondrio. Questo riconoscimento rispetta la territorialità di questa pasta assicurando e tutelando la sua lavorazione e il suo collegamento con la Valtellina”.
Durante l’incontro sono stati offerti, inoltre, diversi spunti di riflessione per valorizzare ulteriormente i pizzoccheri intesi come piatto completo.
“Se si vuole è possibile, ha sottolineato Antonio Seppi, attivarsi per il riconoscimento della Specialità Tradizionale Garantita (STG) [5]. In questo caso gastronomie, pastifici e ristoratori locali ed ubicati ben oltre i confini della provincia di Sondrio potranno realizzare il piatto più famoso della Valtellina. È il caso, esemplifica Seppi, della Pizza Napoletana che può essere prodotta ben oltre i confini della città partenopea seguendo però un’unica ricetta”
Per richiedere il materiale dell’evento contattate Ufficio Categorie e Mercato, referente Pietro Della Ferrera (pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it [6])