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Categoria: Tessile e Abbigliamento

1° Forum sulla sostenibilità economica e ambientale

Perché un forum sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale? Perché la sostenibilità è diventata un obiettivo strategico per le attività di Confartigianato e delle micro e piccole imprese associate. Un obiettivo ambizioso, ma necessario per costruire un futuro fatto di economia circolare e interconnessioni con la società e le comunità territoriali, di politiche energetiche attente al cambiamento climatico e alla deflagrazione dei prezzi”. Parole e indicazioni di Marco Granelli, Presidente di Confartigianato, alla vigilia di Territorio in Transizione | 1° Forum sulla sostenibilità organizzato da Confartigianato il 27 e 28 giugno prossimi all’Auditorium Antonianum di Roma.

L’evento

“Si tratta di un evento pubblico di grande rilevanza, in cui interverranno istituzioni, banche e le multinazionali dell’automotive, per un confronto sulle azioni messe in campo fino ad oggi in tema di innovazione dei materiali, metodologie di progettazione sostenibile e nuovi carburanti – ha aggiunto il Presidente Granelli – Abbiamo coinvolto anche alcune imprese nostre associate che hanno investito su modelli di business basati sulla circolarità e sulla sostenibilità ambientale”. L’evento sarà eseguibile in diretta sul canale YouTube di Confartigianato Imprese

Forum sulla sostenibilità, il mondo cambia e Confartigianato c’è (!)

“Questo evento è parte integrante del percorso impostato da Confartigianato Imprese Sostenibili, la sigla del nostro Sistema che approfondisce i temi della sostenibilità e ne sviluppa strategie e iniziative progettuali – ha sottolineato il Segretario generale di Confartigianato, Vincenzo Mamoli – Al Forum abbiamo invitato i protagonisti della politica e delle istituzioni, del settore ambiente e delle tante imprese che stanno investendo nella direzione della sostenibilità”.

A Territorio in Transizione, organizzato con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e della Rappresentanza italiana della Commissione europea, prenderà parte il Ministro Gilberto Pichetto Frattin, i vertici di ARERA e GSE e le tante imprese più o meno strutturate che stanno applicando in azienda i concetti e gli obiettivi della transizione energetica e ambientale.

Una due giorni di confronto e dibattito tra i principali protagonisti della sostenibilità per impostare le iniziative e i servizi a supporto degli artigiani e dei piccoli imprenditori italiani, anche grazie al sondaggio ISPOS che sarà presentato da Nando Pagnoncelli, cogliendo le opportunità di una rivoluzione che può offrire infiniti benefici, economici e ambientali.

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Economia circolare, le protagoniste della rivoluzione inevitabile

Economia circolare è un tema di cui si sente parlare sempre più frequentemente e diffusamente. Da almeno tre anni l’Europa ne ha dato una definizione precisa ed ha pubblicato ben 4 direttive che costituiscono il Circular Economy Package.

Economia circolare è condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

Webinar: Ambiente e rifiuti, l’impegno di Confartigianato per farti pagare meno tasse

L’economia circolare è un economia dove la creatività e il saper fare artigiani ritornano ad essere centrali e valorizzati.

Tuttavia non sempre le imprese comprendono a fondo i cambiamenti in atto – specialmente se repentini e radicali – e questo non per demerito loro.

Economia circolare, la rivoluzione inevitabile

Confartigianato Imprese Sondrio ha deciso di affrontare questo argomento con un metodo innovativo condiviso dal nazionale e dalla federazione regionale. Non un webinar di approfondimento di un singolo aspetto normativo ma un dialogo, un botta e risposta tra aziende e due autorevoli ospiti: Daniele Gizzi, Presidente dell’Albo Gestori Ambientali ed Andrea Farì, professore universitario di diritto ambientale e socio di Ambientalex, più volte accreditato da IlSole24Ore come miglior studio legale ambientale d’Italia.

I relatori sono subito andati al nocciolo della questione: perché l’economia circolare rischia di spaventare più che motivare i veri protagonisti?

Disorientamento delle imprese? Conseguenza di poca visione e programmazione del legislatore

“Uno dei motivi per il quale i momenti di transizione o di passaggio, così come le novità normative sono spesso così complicati nel nostro Paese, è che si tratta di modifiche e novità di strumenti operativi o norme presi singolarmente in assenza di una visione, di una strategia o di una programmazione.

Qualche anno fa in materia ambientale si contavano più di 16.000 leggi ed oggi non sono certo diminuite. In tutti gli aggiornamenti fatti è spesso mancata la visione di un obiettivo da raggiungere e della strada da percorrere per raggiungerlo.”

Le protagoniste della rivoluzione inevitabile

Ed è proprio la visione d’insieme del cambiamento che si è cercato di trasmettere alle oltre 130 imprese iscritte all’evento, rimandando a futuri approfondimenti specifici la trattazione dei singoli pezzi del puzzle dell’economia circolare.

Una rivoluzione che in Italia non può che attuarsi grazie alle imprese artigiane.

Un esempio utile

Esistono già alcuni esempi di microimprese artigiane che hanno trovato nuove possibilità di Business grazie all’economia circolare.

Certamente, ne esistono centinaia in ogni settore. Un esempio è quello di Exseat, azienda marchigiana premiata alla 5^ edizione del Festival città della tecnologia per la mobilità Sostenibile, evento co-organizzato da Confartigianato Vicenza.

Exseat è un progetto innovativo, che nasce dalla volontà di rivoluzionare il modo in cui si è soliti pensare ad un accessorio legato al mondo della moda. L’obiettivo è quello di dar vita ad un brand eco-sostenibile e dalla forte personalità, capace di sfruttare i benefici dell’economia circolare e ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Informazioni:

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it – 347.3698217)

Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile – plastiche monouso

Dal 14 gennaio 2022 anche in Italia trova applicazione la direttiva europea sulle plastiche monouso (direttiva SUP), recepita con apposito decreto legislativo pubblicato a novembre 2021. Le non poche differenze tra testo europeo e decreto rischiano di trasformare un’opportunità di economia circolare in problema.

La direttiva sulle plastiche monouso (single use plastic)

La direttiva Sup è normativa comunitaria risalente al 2019 che punta alla “riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente”.

Con la direttiva SUP il legislatore europeo punta deciso a una progressiva riduzione dei consumi di plastiche e impone un progressivo divieto di  immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso.

L’Italia si è finalmente adeguata al dettato comunitario con il decreto legislativo n. 196 dell’8 novembre 2021 , pubblicato dopo più di due anni di rinvii. Con il Decreto sono messi al bando a partire dal 14 gennaio 2022 tutti i prodotti presenti nell’allegato I parte B della direttiva.

Fin qui tutto a posto, salvo però constatare che l’adeguamento italiano è stato fatto inserendo una serie di commi “aggiuntivi” che la Commissione Europea ha contestato con una comunicazione ufficiale al Ministero dello Sviluppo economico.

Variante Italiana: plastiche monouso NO, BIO-plastiche SI 

Purtroppo, infatti, il decreto di recepimento della direttiva SUP  pone una distinzione tra plastiche monouso e bioplastiche che la direttiva non prevede: 

“La direttiva Sup non prevede alcuna eccezione per la plastica biodegradabile. Al contrario, prevede esplicitamente che la definizione di ‘plastica’ contenuta nella direttiva dovrebbe comprendere la plastica a base organica e biodegradabile, a prescindere dal fatto che siano derivati da biomassa o destinati a biodegradarsi nel tempo. Pertanto, tale plastica biodegradabile è considerata come qualsiasi altra plastica“.

Thierry Breton, Commissario europeo al mercato interno Fonte Economia Circolare.com

Webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile

Stando così le cose le aziende artigiane e i cittadini sono, come spesso accade,  nell’incertezza circa possibilità e divieti.

In particolare imprese alimentari, tipografie, produttori ed utilizzatori di imballaggi,  organizzatori di eventi devono capire ora quali prodotti vanno sostituiti e quali servizi devono essere ripensati. 

Per sciogliere tutti i dubbi in merito, Confartigianato Imprese Sondrio organizza il webinar Economia circolare, la rivoluzione inevitabile.

L’evento si svolgerà su piattaforma GoToMeeting Venerdì 18 marzo ore 15:00. Due relatori d’eccezione e profondi conoscitori del tessuto imprenditoriale italiano dialogheranno con le imprese partecipanti sul tema delle plastiche monouso (e non solo).


Si tratta del Professor Avvocato Andrea Farì e dell’Ingegner Daniele Gizzi.

Prof. Avv. Andrea Farì
Docente universitario di diritto Ambientale Farì ha maturato una significativa esperienza professionale, oltre che come avvocato, anche nella P.A., avendo ricoperto il ruolo di Vice Capo Vicario dell′Ufficio Legislativo del Ministero dell′Ambiente e di consigliere giuridico del Ministro Corrado Clini. Autore di diverse pubblicazioni su riviste giuridiche. Il Sole 24 ore ha attribuito ad Ambientalex, studio di cui Farì è partner, il premio come miglior studio legale ambientale per tre anni consecutivi (2019/2021).

Ing. Daniele Gizzi

Presidente dell’Albo Gestori Ambientali è responsabile Ambiente ed economia circolare di Confartigianato Imprese. Già ospite di Confartigianato Imprese Sondrio lo scorso giugno ed in numerose occasioni, è attivo su tutti i dossier più spinosi legati all’economia circolare: TARI, RAEE, sfalci potature, plastiche monouso.

Informazioni

Ufficio Categorie e mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera ( pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it -347.3698217 )

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