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Panificatori, il decreto che definisce pane fresco e pane conservato

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Distinguere tra pane fresco e pane conservato? Già si deve, ma dal 19 dicembre 2018 ancora di più.

Tra pochi giorni entrerà in vigore Decreto Interministeriale 131-2018. In pochi articoli si forniscono informazioni chiare e vincolanti su cosa può essere definito pane fresco e cosa no e come informare correttamente il cliente.

La corretta informazione del consumatore sul pane fresco  era già stata oggetto di attenzione ed intervento normativo da parte di Regione Lombardia. 

Ora anche i Ministeri competenti intervengono sul tema  in attesa di ulteriori approfondimenti normativi.

Pane fresco è  il pane ottenuto secondo un processo di produzione continuo, senza che vi siano interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione. Unica eccezione il  rallentamento del processo di lievitazione.  

Non è pane fresco quello realizzato con l’uso  additivi conservanti e di altri trattamenti aventi effetto conservante.

Il Processo di produzione è continuo se ha una durata massima di 72 ore comprese tra l’inizio della lavorazione e la vendita del pane.

Pane conservato o a durabilità prolungata è il pane non preimballato per il quale la procedura di produzione prevede un metodo di conservazione ulteriore rispetto ai metodi già sottoposti agli obblighi informativi previsti dalla normativa (ad es. pane precotto surgelato o meno).

Foto: Greatitalianfoodtrade

Il Panificatore nel momento della vendita deve fornire  adeguata informazione riguardo il metodo di conservazione utilizzato nel processo produttivo del pane conservato nonché le modalità per la sua conservazione ed il consumo.

Ciò si realizza tramite un’apposita dicitura da riportare sul cartello negli specifici comparti in cui viene collocato il pane conservato.

Gli incarti ed imballi che non rispettano le disposizioni del decreto possono essere utilizzati fino a 90 giorni a partire dalla data di pubblicazione del decreto.

Si raccomanda lettura attenta del testo del decreto interministeriale e, soprattutto, il commento dell’avvocato Dario Dongo su Great Italian Food Trade.

Per informazioni contattare Ufficio categorie e Mercato, referente dottor Pietro Della Ferrera pietro.dellaferrera@artigiani.sondrio.it

 
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