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Tag: Trasporto

Trasporto persone, tra i settori più colpiti da Covid

-74% ricavi, persi 4,1 miliardi di euro

I dati analizzati da Confartigianato Imprese Sondrio

Il crollo dei flussi turistici, la cancellazione di eventi e fiere, l’annullamento delle gite scolastiche e, più in  generale, la caduta della mobilità conseguente ai provvedimenti restrittivi per contrastare l’epidemia da Covid-19 ha reso drammatiche le condizioni settore del trasporto persone, composto da imprese di trasporto con taxi, trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente e di autobus turistici e scuolabus.

Il comparto, con 29 mila imprese e con 79 mila addetti su tutto il territorio nazionale, è quello che nel 2020, secondo i dati raccolti da Confartigianato, ha segnato una caduta dei ricavi tra le più pesanti, con una flessione del 73,8%: in termini assoluti il trasporto persone ha perso 4.118 milioni di euro di mancati ricavi.

L’analisi di alcune delle variabili relative al mercato delle imprese del trasporto persone delinea un quadro impressionante. Nell’anno del Covid-19 le località italiane hanno perso 78 milioni di arrivi di turisti e 233 milioni di  presenze, mentre le prenotazioni aeree sono crollate del 87%; le previsioni sui primi due mesi del 2021 registrano un sostanziale azzeramento (-98%). Nell’anno dello scoppio della pandemia le presenze turistiche si sono più che dimezzate (-53,3%), combinazione di una flessione delle presenze straniere di intensità doppia (-70,1%) rispetto a quelle degli italiani (-36,1%).

Si dimezza anche il traffico ferroviario e i relativi flussi di viaggiatori da e verso le stazioni: nei primi tre trimestri del 2020 scendono del 50,6% i passeggeri che prendono il treno, con una riduzione stimata su base annua di 447 milioni di passeggeri.

L’analisi dei flussi turistici delle grandi città – dove si concentra un quinto delle presenze turistiche del 2019 ed è maggiore la domanda di servizi di mobilità delle persone – evidenzia nei primi dove mesi del 2020 una caduta  delle presenze turistiche del 73,2%, di trenta punti superiore 43,5% registrato nelle restanti località.

Nel 2020 si sono persi 18 milioni di pernottamenti per viaggi di lavoro, con una riduzione di oltre due terzi (-67,5%), a seguito del sostanziale azzeramento nel secondo trimestre dell’anno di congressi, convegni, seminari (-86,6% nel 2020) riunione d’affari, fiere ed esposizioni (-77,5%), attività culturali, artistiche, religiose (-63,1%), docenze e corsi di aggiornamento professionale in presenza, a cui si è sovrapposto il forte ridimensionamento di viaggi di rappresentanza e vendita (-67,9%) e delle missioni di lavoro (-61,0%).

Con lockdown, provvedimenti di restrizioni alla mobilità e ad attività sono crollati gli spostamenti  relativi agli hub di trasporto (da e verso stazioni ferroviarie, della metropolitana e degli autobus), che nell’ultimo anno, sulla base dei dati di mobilità forniti da Google, segnano tra marzo e dicembre 2020 un calo medio del 39%, che si consolida nel 2021, segnando una flessione del 43% nei primi tre mesi dell’anno.

“Il comparto, anche in Valtellina e Valchiavenna, ha drammaticamente sofferto la rarefazione della didattica in presenza e l’annullamento dei viaggi di istruzione afferma Daniele Gavazzi, referente delle imprese e Vicepresidente della Categoria Trasporto di Confartigianato. In provincia queste attività interessano nelle sole scuole di II grado, quasi 9000 studenti. Ricordiamo – aggiunge Gavazzi – che il settore è impegnato sia nei viaggi collettivi (scolastici e non solo) sia nel turismo. Questi ultimi sono di fatto fermi dal  febbraio del 2020. Al momento alcuni mezzi sono utilizzati a supporto del trasporto pubblico locale per consentire ai pendolari di poter raggiungere le scuole in totale sicurezza, fatta eccezione per i periodi di stop nelle “zone rosse”. Questi servizi non hanno in alcun modo attutivo le conseguenze negative sui bilanci delle imprese e da qui nascono le pressanti richieste di garanzie e tempi certi per poter riprendere a lavorare”.

Trasporto Pubblico non di linea – Al via le richieste per il “Bonus Paratie”

Il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti segnala che è online la piattaforma “Bonus Paratie”, rivolta agli operatori del trasporto pubblico non di linea (Taxi, NCC, Autobus) per richiedere l’assegnazione del contributo all’acquisto e all’installazione di paratie divisorie tra il posto di guida e i sedili riservati alla clientela.

È previsto un rimborso fino al 50% del costo sostenuto e per un imposto non superiore ai 150€ per ciascun veicolo, in proprietà o in locazione finanziaria, su cui verrà installata la paratia. Le paratie per cui è previsto il rimborso devono essere state acquistate a partire dal 17 marzo 2020. Le paratie acquistate precedentemente a tale data non saranno rimborsate.

Per ottenere il contributo sarà necessario compilare l’autodichiarazione presente sulla piattaforma, inserire il numero di targa del veicolo ed allegare copia della fattura relativa alla spesa sostenuta e della dichiarazione rilasciata dalla ditta installatrice.

Si può accedere direttamente alla piattaforma

 https://www.bonusparatie.it/paratie/#/beneficiario/homePage con le credenziali SPID e si può ricevere assistenza contattando l’indirizzo mail bonusparatie@sogei.it.

Per ulteriori informazioni si segnala il link al sito del MIT

https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/bonus-paratie/trasporto-pubblico-non-di-linea-al-la-richiesta-per-il-bonus

Per approfondimenti e chiarimenti è stata istituita anche la sezione FAQ al portale https://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2020-12/FAQ_paratie_2.pdf

E’ prevista la possibilità di presentare rimborso sul sito www.bonusparatie.it fino al 31 maggio 2021, a condizione che non sia esaurito il plafond dedicato all’iniziativa.  

Se ti vuoi bene -e puoi- STAI A CASA!

Diversamente dai un’attenta lettura: 
Controlli stringenti sulle aree di “contenimento rafforzato” (aree arancioni = Regione Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) definite nel D.P.C.M. 8 marzo 2020.
A fissarli è la direttiva del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese diramata ai Prefetti perché dispongano le opportune verifiche sulle persone in entrata e in uscita dalla Lombardia e dalle 14 province oggetto del decreto (vi aggiorneremo appena disponibili informazioni certe).

La direttiva Lamorgese prevede la convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento e indicazioni specifiche per i controlli relativi alla limitazione degli spostamenti delle persone fisiche in entrata e in uscita e all’interno dei territori “a contenimento rafforzato”.
Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione, che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia.

Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. I controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Per quanto riguarda la rete autostradale e la viabilità principale, la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni.Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali. Per quanto concerne il trasporto ferroviario, la Polizia ferroviaria curerà, con la collaborazione del personale delle ferrovie dello Stato, delle autorità sanitarie e della Protezione civile, la canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni al fine di consentire le verifiche sullo stato di salute dei viaggiatori anche attraverso apparecchi “termoscan”. Inoltre saranno attuati controlli sui viaggiatori acquisendo le autodichiarazioni. Intanto, arrivano anche i chiarimenti del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito degli spostamenti, che uniforma per tutte le Regioni l’applicazione del Dpcm sul Coronavirus:
– le disposizioni si applicano alle persone fisiche;
– è esclusal’applicabilità della misura al transito e trasporto merci e a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate (Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia).
CIO’ SIGNIFICA CHE: il D.P.C.M. non vieta alle persone fisiche gli spostamenti su tutto il territorio nazionale per motivi di lavoro, di necessità o per motivi di salute, nonché lo svolgimento delle conseguenti attività.
SONO VIETATI TUTTI GLI ALTRI SPOSTAMENTI.
> MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE PER SPOSTAMENTO PERSONE CLICCA QUI(pdf)clicca qui (word) (attenzione, il modulo va compilato impaginato e stampato su carta intestata)
> CONSULTA IL DPCM 8 MARZO 2020 CLICCA QUI
ORDINANZA DELLA PROTEZIONE CIVILE CLICCA QUI
> MISURE IGIENICO SANITARIE DA ADOTTARE CLICCA QUI
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